Descrizione
Vienna, 1791. Wolfgang Amadeus Mozart – artista incomparabile dai convulsi eccessi privati – viene brutalmente bastonato in strada da un marito geloso, e ridotto in fin di vita. Il governo imperiale, che di Mozart ha fatto in tutta Europa il proprio artista di punta, teme che lo scandalo possa trascinare con sé anche la Corte e fa di tutto per nascondere le reali cause del pestaggio, imponendo la finzione, oltre che ai dignitari e ministri della Corona, alla moglie, agli amici, finanche all’aggressore. La forza del romanzo sta proprio qui: nel disegnare pagina dopo pagina, in un crescendo di ipocrisia, livore, vendetta e bramosia di denaro, il gioco di simulazione e menzogna innescato dall’aggressione. Un gioco nel quale ciascuno dei personaggi dovrà venire allo scoperto con le proprie miserie, così forti da costringere persino la Ragione di Stato a scenderci a patti.
FRANCO PAPPALARDO LA ROSA è nato a Giarre nel 1941. Si è laureato a Torino, dove vive dal ’63. Ha collaborato alle pagine culturali di quotidiani («Giornale del Sud», «L’Umanità», «Gazzetta del Popolo») e a importanti riviste letterarie. Ha pubblicato saggi critici su poeti e narratori italiani del Novecento come Pavese, Gatto, Piccolo, Caproni, Cattati, Ripellino, N. Ginzburg, Samonà, Lattes, Jacomuzzi, De Palchi, Erba. Autore anche di narrativa con i libri II vero Antonello e altri racconti (1985) e Angelo (1999), dirige una collana di testi fra letteratura e giornalismo per una nota casa editrice.
