Il lavoro dello scenografo

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Cinema, teatro, televisione

Confronta

Descrizione

Il lavoro dello scenografo richiede una preparazione tecnica e culturale sempre più specifica. Tale assunto, vero già nel 2000 – anno della prima pubblicazione di questo volume –, lo ancor più oggi, in un’epoca altamente digitalizzata che vede ogni giorno, anche nel campo dello spettacolo, la nascita di nuovi strumenti espressivi e “filosofie” comunicative.

L’ampia revisione di questo fortunato testo destinato a studenti e appassionati non ha stravolto il suo impianto di base, aggiornandolo però in più punti in funzione delle nuove abilità (soprattutto informatiche) richieste agli scenografi e dei nuovi scenari didattici, normativi e professionali nei quali essi si muovono. Senza entrare nello specifico di nozioni eccessivamente puntuali e settoriali, il manuale offre un sempre più ampio quadro d’insieme della professione: dalle responsabilità e dai compiti tipici del mestiere alle strade formative più sicure ed efficaci, dalla lettura del testo, teatrale o cinematografico, all’incontro con il regista, dai problemi di budget e dai rapporti con la produzione al debutto o al primo ciak, dai bozzetti preparatori al laboratorio della scenografia vera e propria. Ne esce uno scrupoloso ma piacevolissimo excursus, reso ancora più incisivo dal frequente ricorso a schemi e illustrazioni esplicative, celebri esempi (come i film di Fellini o di Scorsese) e  testimonianze dei grandi scenografi internazionali.

Renato Lori lavora come scenografo dal 1976. Ha firmato le scenografie di oltre settanta spettacoli teatrali, affiancando numerosi registi, come Mauro Bolognini, Mico Galdieri, Ugo Gregoretti, Tato Russo, Tony Servillo e Mario Santella. Ha collaborato alle scenografie di film diretti da Dario Argento, Francis Ford Coppola, Alfredo Giannetti, Richard Franklin e Gérard Oury, affiancando gli scenografi premi Oscar Dean Tavoularis e Elio Altamura. Ha firmato le scenografie di film, tra i quali Il tuffo di Massimo Martella, Il verificatore e L’uomo di vetro di Stefano Incerti, Scacco pazzo di Alessandro Haber (candidato ai Nastri d’argento per la migliore scenografia nel 2004), e di alcune fiction televisive: Torniamo a casa con Barbara De Rossi, per la Rai, e O’ professore con Sergio Castellitto, per Canale 5. Ha insegnato scenografia e scenotecnica presso le Accademie di Belle Arti di Brera a Milano, Venezia, Torino e Napoli. Attualmente è titolare della cattedra di scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia.

 

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