Descrizione
Èil 1969. Accadono magie sconvolgenti nella cittadina turca di Göreme, e accadono tutte nell’arco di una sola notte susseguente a un’intensa giornata di riprese dedicata alla lavorazione del film Medea, di cui è protagonista la più grande cantante lirica di tutti i tempi: Maria Callas. Nel ruolo di Giasone, amante di Medea, un campione di salto triplo reduce da due record del mondo alle Olimpiadi messicane dell’anno prima: Giuseppe Gentile. Regista del film: Pier Paolo Pasolini. In questo romanzo tutto è vero e tutto è alterato. È soprattutto vero che, sul set, tra Maria e Pier Paolo nacque un amore tanto potente quanto impossibile da vivere, giacché il desiderio di normalità di lei non avrebbe mai potuto conciliarsi con la sessualità di lui, ideologicamente votato a non derogare dalla sua eretica e inesausta fame di corpi. Tuttavia, è proprio in questa impossibilità che si insinua l’alterazione di una favola intessuta di prodigi che hanno il sapore di continui colpi di scena. Visioni folgoranti e incessanti rivelazioni compongono, infatti, una trama al contempo tenebrosa e lucente, traversata da magnifici fantasmi, come quelli di Caravaggio, di Masaccio, del carismatico Roberto Longhi (l’unico che Pasolini abbia riconosciuto come suo Maestro), dell’eroe ceko Jan Palach e anche dell’uomo più ricco del mondo, Aristotele Onassis. Con la potenza di un sortilegio, il dipanarsi della trama condurrà i suoi protagonisti attraverso snodi cruciali delle loro esistenze sino al compiersi di un esito inimmaginabile.
Giuseppe Manfridi è nato a Roma, dove attualmente vive. Considerato uno dei massimi drammaturghi italiani, è autore di commedie rappresentate in tutto il mondo. Fra i suoi titoli di maggior successo figurano Giacomo, il prepotente e Ti amo, Maria! (1989), rappresentati nei maggiori teatri italiani. Ha firmato le sceneggiature di film di successo come Ultrà (1991), Maniaci sentimentali (1994) e Vite strozzate (1996). Ha debuttato nella narrativa con il romanzo Cronache dal paesaggio (Gremese, 2006, finalista al Premio Strega), a cui sono seguiti La cuspide di ghiaccio (Gremese, 2008) e, recentemente, il fortunato Anja, la segretaria di Dostoevskij (La Lepre Edizioni, 2019).