ISBN: 9788876055607

Alla greca – Decadenze

 16,00

Confronta

Descrizione

Steven Berkoff, della cui drammaturgia irruenta viene per la prima volta diffusa una testimonianza italiana grazie alla pubblicazione di due sue opere (col contributo anche di Giuseppe Manfridi in veste di pazientissimo traduttore), è assai più che un enfant prodige delle scene britanniche. Attore, regista e scrittore in proprio, oltre che adattatore. Rappresenta un caso di oltranzismo culturale dal punto di vista del linguaggio (un subbuglio di slang cockney e di poesia shakespeariana) e dei contenuti (risalenti spesso a miti degradati, a enigmi forti della letteratura).

Una prima selezione delle sue opere ha indotto a proporre il clamoroso Greek (per noi Alla greca), che è una folgorante rilettura del mito di Edipo con ambientazione aggressiva e caustica nell’Inghilterra della Thatcher. E il più subdolo e non meno guasto Decadence (Decadenze), dove viene istituito un doppio piano di rappresentazione di ceti che si spiano l’un l’altro, con una carica addirittura ironico-comica, ma anche con spudorataggine di gerghi, e “doppiezza” di interpreti.

Steven Berkoff 

è nato a Londra nel 1937 da padre ebreo-russo e madre rumena. A 17 anni frequenta a Parigi i corsi Lecoq. Nel 1968 realizza a Londra In The Penal Colony, adattamento da Kafka, autore cui si ispira anche per il Metamorphosis (Una cui edizione anche con Polanski divenne poi celebre nell’88) e per The Trial. Metafore di una tragedia greca nel caos metropolitano di oggi sono East (1975), Agamennon (1976), Greek e West (1980). Un duplice specchio sociale agisce in Decadence (1982). È autore anche di Sink the Belgrano! (1986), Massage (1987), Shakespeare’s Villains (1998), Messiah, Scenes from a Crucifixion (premiato nel 2000 al Fringe Festival di Edimburgo) e The Secret Love Life of Ophelia (2001).

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