Descrizione
Con Prefazione di Stefano Dambruoso
Dovrebbero essere il Tempio della Giustizia. Invece i Tribunali assomigliano sempre di più a luoghi in cui è facile rimanere infangati e affondare nelle sabbie mobili della burocrazia e dell’immobilismo. Luoghi dove il sabato non si fa udienza e dove il ministro Guardasigilli non è libero di promuovere un segretario perché la legge prevede il concorso pubblico anche per sostituire un cancelliere. Dove le intercettazioni telefoniche costano quanto il bilancio di un piccolo Stato e ci vogliono circa 1400 giorni per recuperare un credito. Eppure tra eccessi, paradossi ed esagerazioni ci sono tantissimi rimedi che potrebbero regalare una boccata di ossigeno alle aule dei tribunali, senza bisogno di leggi, dibattiti e contrapposizioni: le notifiche via e-mail, il personale flessibile, gli atti dei processi in cd-rom, l’abolizione delle fotocopie, gli archivi consultabili via internet, gli ufficiali giudiziari “privati”. Rimedi semplici, già a portata di mano, che nessuno però vuole applicare. Per fortuna in mezzo al guado c’è qualcuno che decide di nuotare per conto proprio: un pugno di magistrati sono già riusciti a dare esempi di eccellenza con pochi mezzi e senza soldi (emblematico il caso dell’informatizzazione del Tribunale di Cremona). Dimostrando che nonostante tutto la Giustizia potrebbe funzionare. E che molto dipende da loro, dagli uomini che indossano la toga. Basterebbe avere il coraggio di mettersi in gioco
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SOMMARIO |
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Prefazione di Stefano Dambruoso |
La certezza della pena |
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Recensione su IL MESSAGGERO del 10 settembre 2008
Recensione su IL MATTINO del 12 settembre 2008
Recensione su il CORRIERE DELLA SERA del 20 settembre 2008
Recensione su LA PADANIA del 20 settembre 2008
Recensione su IL FOGLIO del 22 settembre 2008
MASSIMO MARTINELLI, giornalista de “Il Messaggero”, da vent’anni si occupa di cronache giudiziarie. Seguendo i processi e le inchieste sulla corruzione, sulla mafia e sul terrorismo, è diventato un testimone oculare dello sfascio del sistema giudiziario italiano
