Descrizione
L’Italia e la sua mafia, o l’Italia e le sue mafie? La siciliana Cosa Nostra non regna più incontrastata sulla Penisola. Ha infatti subito la repressione seguita ai feroci attentati del 1992-93 – che costarono la vita ai giudici Falcone e Borsellino –, ma anche la concorrenza di altre organizzazioni che, ispirandosi al suo modello, si sono affermate nel Mezzogiorno. Come la Camorra napoletana, che ora ama farsi chiamare “’O Sistema”, e la ’Ndrangheta calabrese, un tempo conosciuta per i rapimenti in Aspromonte e che oggi controlla l’80% del traffico mondiale di cocaina.
In questo volume, Marcelle Padovani presenta un saggio lucido e informato sul nuovo mondo delle mafie, sulle loro strutture organizzative e attività economiche, sui loro legami con il mondo politico, la Chiesa e i cugini americani, e sulla loro capacità di diventare fenomeni “ordinari e invisibili”, riuscendo a radicarsi ben oltre i confini nazionali. Con l’ausilio di un poderoso e accurato repertorio documentale e iconografico, ci fa capire soprattutto che la mafia non è sempre un anti-Stato ma, in alcune regioni dell’Italia meridionale, rischia quasi di diventare l’unico Stato veramente esistente.
Marcelle Padovani, dottore in Scienze politiche, è corrispondente permanente di Nouvel Observateur in Italia. È autrice di documentari sulla mafia e di numerosi volumi, tra i quali La Sicilia come metafora, con Leonardo Sciascia (Mondadori, 1979), Les Dernières Années de la mafia (Folio Gallimard, 1987), Sicile (Collection Le point-Planète, 1991) e, con Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra (Rizzoli, 1991).
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